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bits and screens
mouse and metaphors
nebbie e fumi
 
Le prime applicazioni del calcolo all’industria si hanno nei primi anni dell’ottocento,
i sistemi di programmazione nascono per le macchine tessili,
viene concepito il sistema binario, astratto e potente perchè si serve solo di due identità: positiva e negativa.
Nei primi del novecento viene fondata l’IBM che si specializza a leggere dati su larga scala. Dati che erano contenuti in schede perforate.
Con l'introduzione dell'elettricità si apre la strada allo sviluppo del calcolatore elettronico, che permette di utilizzare l'impulso elettrico grazie al principio del sistema binario: aperto-chiuso.
Gli sviluppi successivi sono l'utilizzo della valvola (che però occupa molto spazio), nel secondo dopoguerra il transistor (che è un'estrema miniaturizzazione del sistema a valvole), il chip in silicio, che costituisce un salto tecnologico.
All’inizio degli anni ’60 tutti gli elementi essenziali per la nascita del personal computer sono presenti sul mercato.
Nei primi anni ’70, nella west coast americana, gruppi di giovani anticonformisti con la passione per la tecnologia e il bricolage assemblano i primi PC, Stiven Jobs e Worisiak nel proprio garage di casa realizzano il primo Personal Computer: l'Apple 1.
Negli anni ’80 nasce la Silicon Valley; Bill Gates, fondatore della microsoft, inventa un linguaggio standardizzato che consente di non dover impostare i dati di volta in volta su ogni PC, nasce il sistema operativo DOS.
Molte società nate quasi per caso fanno il grande salto in borsa.
Bill Gates decide di vendere il DOS con il sistema della royalty. A questo punto anche l’IBM decide di scendere in campo nel mondo dei PC, ed acquista il sistema operativo di Bill Gates.
Motivi di successo commerciale di Gates sono in sostanza due principi: la semplicità della macchina a cui si appoggia il DOS e, appunto, le royalties.
E' interessante capire che tutto è basato su uno standard vincente: una serie di appiattimenti che rendono indipendente dalle macchine il sistema operativo. Se c'è un linguaggio prescrittivo, quello è il DOS: basta cambiare l'ordine di alcuni comandi e il sistema non funziona più. Ma questo appiattimento diventa anche una sinergia vincente con l'IBM. Il fatto di poter girare su più macchine lo apre al mercato. E' la creazione dello standard a ridurre.

Windows
Ma successivamente avviene un ribaltamento importante, ormai da quasi 10 anni tutti i computer convivono con la rivoluzione del DOS, che:
- è largamente indipendente dalla macchina in cui gira
- è deterministico nella sua struttura
- è fortemente indipendente dai singoli programmi.
Per creare un nuovo sistema operativo si devono scardinare tutti e tre i punti precedenti:
macchina e sistema operativo devono lavorare assieme, si crea una macchina ad hoc per il sistema operativo,
si deve alzare il livello delle prestazioni, creando dei set di istruzioni della macchina che assolvano il sistema operativo: QUICK DRAW (residente nel computer, che serve a copiare e incollare, da un programma all'altro, immagini e grafici da qualunque ambiente); POSTSCRIPT (per le stampanti); HYPERTALK; QUICK TIME (video e suoni); HTML; ecc..
I nuovi sistemi operativi man mano incorporano nuovi salti tecnologici, ed è proprio nel momento in cui il sistema operativo diventa dipendente dalla macchina che avviene il ribaltamento: WINDOWS.
Se il DOS era caratterizzato da un linguaggio deterministico, meccanico, fiscale, la base di WINDOWS non è la assoluta precisione industriale, diventa possibile basare le informazioni attraverso un linguaggio iconico, metaforico: molte informazioni incanalate in un'icona.
Il primo computer ad utilizzare il nuovo sistema operativo con l'interfaccia grafica è LISA.

Mouse
La xerox elabora per prima la base tecnologica poi sviluppata dalla Apple.
Due aspetti: il window, sistema di finestre sovrapposte che possono essere spostate, aperte e chiuse con un sistema di puntamento indipendente dalla tastiera e quindi più rapido e intuitivo.

La base del nuovo sistema consiste anzichè di uno schermo terminale, del fatto che il computer viene dotato di uno schermo BITMAP, come fosse uno schermo grafico, che contiene informazioni testuali e grafiche.

Bit
Primo quesito di Leonardo: come trasmettere un disegno a distanza
con le coordinate, un codice di trasferimento che traduce le immagini in punti di una griglia
Questa logica di trasmissione per punti  è sostanzialmente quella che usano tanti programmi di grafica che utilizzano immagini raster, come photoshop.
Per trasmettere anche i colori si è elaborato un codice denominato scala RGB.
Il mondo raster è molto ampio e comprende non solo software per la lettura delle immagini ma anche camere digitali, scanner e stampanti.
Le immagini digitali in realtà non esistono, è il software che utilizziamo che trasforma gli impulsi, i bit in immagini.
Il pixel  è l'unità di campionatura e ha una specifica dimensione fisica. Altri importanti strumenti legati al mondo raster sono gli scanner: interfacce utilizzate per portare le immagini da analogiche a digitali.